Il “contorno” della Prandina: Corso Milano e Riviere

La caserma Prandina deve essere vista come l’occasione per migliorare l’intera area ovest della città, non si può pensare che la sua funzione finisca dentro le mura che la circondano: il grande parco deve essere in rapporto totale con l’esterno.

Per questo fin dal progetto iniziale abbiamo tracciato solo delle linee strutturali (parcheggio interrato e grande parco attraversato da ciclabile) e non siamo entrati nel dettaglio della progettazione: esperienza che stiamo condividendo con Agenda 21.
Ritenendo che per partecipare ad un tavolo di lavoro ci vogliano informazioni adeguate (l’argomento del 16 aprile è “mobilità e parcheggio”), abbiamo monitorato la zona limitrofa alla Prandina: dalle numerose segnalazioni degli utenti nella pagina facebook “inCivilis Padova” e dall’osservazione diretta, si evidenzia la necessità di aumentare e razionalizzare i posti auto, soprattutto per supplire alla mancanza o inadeguatezza delle ciclabili. Se i problemi si manifestano quotidianamente non osiamo pensare cosa succederà quando 7.000 persone in più frequenteranno la Piave: l’intervento è necessario e il tempo scarseggia!

Un’altra zona che può cambiare il suo volto grazie alla Prandina è Corso Milano: da autostrada per il centro a nuova via dello shopping.
Se l’idea futura è chiara si può intervenire gradualmente: spostare nel parcheggio interrato in Prandina i posti blu lungo la strada e creare la ciclabile; prevedere una linea tram che serva la zona ad ovest; e chissà che un domani, mezzi pubblici permettendo, corso Milano non si possa addirittura inserire nella Ztl (cosa augurabile per l’intera area cinquecentesca).
Abbiamo deciso perciò di presentare un rendering che non illustra il parco in Prandina (pur intravedendolo e mostrando via Orsini interrata da cui si esce dal parcheggio), concentrarci per l’appunto su corso Milano, perché si possa cominciare a discutere dell’intera zona.