Non solo ZTL: serve più controllo in tutta la città

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Padova, 1 Ottobre 2018

Al Sindaco Sergio Giordani

– al Vicesindaco Arturo Lorenzoni

– al Comandante della Polizia Locale Lorenzo Fontolan

A seguito del provvedimento che estende gli orari della Ztl, ci apprestiamo a qualche considerazione che possa migliorare ulteriormente una manovra che ha già risolto molti disagi nel centro di Padova. Lo facciamo anche a fronte delle recenti polemiche dell’opposizione e dei commercianti che reputiamo inappropriate: capiamo le necessità degli esercenti di bar e ristoranti (unici “commercianti” aperti di sera e di domenica, che possano considerare una differenza tra prima e dopo l’estensione della fascia oraria), ma non giustifichiamo che possano imputare a questo cambiamento un calo sintomatico e diffuso per l’intera economia del Paese. Inoltre siamo certi, come per altre vie del centro, che una maggior pedonalizzazione produca nel medio-lungo termine un vantaggio per tutte le attività commerciali (come è successo per via Roma).

 

1. L’attivazione dei varchi alle 8.00 del mattino lascia spazio, soprattutto dalle 7.00, all’accesso di molte automobili in centro e, non avendo telecamere in uscita (visti i tempi molto lunghi per la loro installazione), la loro successiva permanenza in spazi non consentiti. Tale orario sembrava dover favorire i genitori che accompagnavano i figli a scuola, ma tutti i genitori con figli in scuole del centro hanno diritto a un pass gratuito che permette l’accesso alla Ztl negli orari di inizio e fine scuola. Lo stesso problema di accessi incontrollati, con addirittura code che bloccano il normale flusso del traffico, e successivo parcheggio selvaggio, si manifesta soprattutto nei fine settimana dopo le 23.30: molte auto, soprattutto di ragazzi giovani, accedono non appena i varchi si spengono consapevoli che i bar sono ancora aperti o per sostare nelle piazze con qualche bevanda fino a tardi.

L’apertura dei varchi durante la notte doveva garantire maggior sicurezza per il passaggio di automobili ma in realtà, visti anche i recenti furti compiuti ai danni di locali in Ztl, questo non sembra essere un dato fondato. Proprio per il libero accesso, e i limitatissimi controlli, le vie del centro in orario notturno divengono delle vere e proprie “piste” dove la velocità è molto al di sopra di quella consentita, creando inquinamento acustico e pericolo per i pochi pedoni.

Richiediamo, pertanto, di rivedere ulteriormente l’estensione della Ztl portandola a

24/24h (7 giorni su 7) o, almeno, dalle 06.00 del mattino all’01.00 di notte, per evitare quanto sopra indicato.


2. La norma ministeriale vincola le scuole pubbliche a rispettare per le iscrizioni degli alunni il criterio della vicinanza della residenza alla scuola, per la sicurezza dei bambini e per limitare la congestione del traffico. Ci risulta, però, che non ci sia nessun controllo sui cambi di residenza dei minori (e che anzi, ci siano delle irregolarità su chi sposta la residenza del figlio per avere l’accesso alla scuola, usando case di amici o addirittura attività economiche), e che le scuole del centro possano, fornendo semplicemente un elenco alunni all’ufficio Ztl, far rilasciare a tutti i genitori un pass di accesso alla stessa Ztl (che poi inevitabilmente comporta un intensificarsi del traffico, soste in aree vietate, tempi di permanenza non controllabili). Chiediamo quindi che vengano verificati i cambi di residenza di minori verso il centro della città e che venga tolta la possibilità alle scuole di rilasciare centinaia di pass per la Ztl, sostenendo che tutti gli alunni dovrebbero vivere in un raggio di pochi km dalla scuola.

Inoltre c’è un numero eccessivo di permessi R: la forte disparità potrebbe dipendere dai costi del rilascio dello stesso pass (92,96 euro l’anno) e il costo di un garage-posto auto in Ztl (dai 150 ai 200 euro al mese); tali costi, quindi, potrebbero essere rivisti.

Chi non ha diritto a posti R ed è privo di posto auto, chiede il rilascio di un pass per accesso a Ztl con permesso di sosta 15 minuti e spesso occupa gli stessi posti riservati per molte ore o giorni interi.

Chiediamo una diversa operatività dell’ufficio Ztl, un controllo sui titoli che consentono il rilascio dei pass e, soprattutto, una loro seria revisione limitandoli alle sole categorie previste ed evitando, quindi, pass 15 minuti ai residenti, pass bianchi o permessi 0-24 alle attività economiche.


3. Il problema del parcheggio selvaggio si è spostato fuori Ztl: via Savonarola, zona Carmine, Corso Milano, e molte vie minori. Tale risultato è prevedibile e non deve essere tralasciato solo perché non ci si trova nel centro cittadino ma in zone di scorrimento o residenziali.

E’ consuetudine della polizia locale non rimuovere le automobili in divieto di sosta, se non in caso di intralcio a passi carrai o in sosta su spazi riservati a portatori di handicap, perché gli agenti in servizio di sera sono pochi e soprattutto perché il Codice della Strada impone la rimozione di tutte le auto in divieto di sosta presenti nella via: i tempi di attesa per la rimozione di 5 auto occuperebbero in media 6-7 ore per un agente di polizia locale e per l’unico carro disponibile, perciò tale procedura diviene impossibile da effettuare. Tale atteggiamento crea un clima di “tolleranza”

verso le automobili in divieto e produce una certa “abitudine negativa” nei frequentatori della città, sicuri di cavarsela (forse) con una multa inferiore ai 28 euro.
Per risolvere tale problema e spingere le persone all’uso dei parcheggi regolari si chiede, finché non sarà possibile un concorso per assumere nuovi agenti di polizia locale, l’assunzione di almeno 15 ausiliari del traffico (con abilitazione alla rimozione), e l’acquisto da parte di Aps Spa di almeno 5 carri attrezzo per permettere rimozioni veloci e sequenziali


Ci auguriamo che tali suggerimenti vengano accolti per evitare di far divenire il centro storico un parcheggio riservato a pochi fortunati residenti e, di conseguenza, che non vengano penalizzate le zone limitrofe alla Ztl. Disponibili, come sempre, al dialogo costruttivo, rimaniamo a disposizione per fornire materiale a prova di quanto sostenuto e trovare percorsi comuni di civiltà.


Un cordiale saluto,
La redazione di inCivilis Padova

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