Padova, 07 Giugno 2018 Gentile Signor Vicesindaco, a seguito della Sua dichiarazione di ieri sul Mattino di Padova “Ztl, varchi chiusi fino alle 23.30”, che ci pare in tutta risposta un commento derivante dalla nostra segnalazione dei “parcheggi selvaggi” che ha ricevuto protocollata il 10 maggio 2018, Le sottoponiamo alcune osservazioni. Riteniamo necessario ripeterci ancora una volta nella necessità di una Ztl chiusa anche in orario notturno (vuole davvero sostenere che le auto di passaggio siano portatrici di sicurezza?), e soprattutto nei festivi. Infatti, è proprio in questo particolare momento della settimana, che l’inosservanza delle regole del Codice della Strada è accentuato dalla massiccia presenza di utenti a cui, come spesso abbiamo segnalato, non corrisponde un adeguato controllo da parte della Polizia Municipale (neppure dopo la manifesta dichiarazione di intervento del Comandante dei Vigili, inviataci in data 28 maggio 2018). Ci sembra pertanto che non ci sia una vera e propria volontà di risolvere il problema, e lo vediamo confermato anche nella scelta di attendere fino al 23 luglio p.v., momento in cui notoriamente la città è deserta: la valutazione dell’esperimento sarà perciò viziata dallo spopolamento per le vacanze estive. Ci chiediamo, inoltre, se l’Amministrazione abbia valutato le reali conseguenze della nuova modalità di accesso alla Ztl. Capiamo le esigenze dei commercianti che, come dichiarato dall’Assessore Antonio Bressa, hanno percepito la necessità di liberare le piazze del centro dalla sosta selvaggia. Crediamo che una città decorosa, ordinata, pulita, possa riempire d’orgoglio i cittadini padovani ed essere il miglior biglietto da visita per incrementare il turismo. Proprio per questo abbiamo proposto un progetto di ampio parcheggio, con parco annesso, nell’area dell’ex caserma Prandina. Infine ci permettiamo di farLe notare che citare parcheggi esterni alla Ztl, in alcuni casi lontani dal centro e in zone poco sicure come il park ex Canova in via Sarpi, in questo frangente è decontestualizzato: stiamo parlando di utenti che esigono, pretendono, di entrare nelle aree coperte dai varchi, consapevoli di parcheggiare in divieto, pur di essere “vicini”.Pertanto, non vediamo nella Sua proposta una soluzione al parcheggio selvaggio, ma anzi, una promiscuità che potrebbe solo far sentire giustificati al parcheggio su marciapiedi, in divieto e in posti riservati, chi può permettersi di andare al ristorante.
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11 Giugno 2018 (autorizzazione pubblicazione 21 Giugno) Gentili signori, confesso che ritengo un po’ inusuale rispondere ad una lettera dietro la quale non vi è alcun nome, ma lo faccio volentieri apprezzando lo spirito costruttivo con il quale mi avete contattato. Ritengo che un incontro diretto potrebbe chiarire molto meglio e molto piu’ rapidamente le ragioni delle nostre scelte, ma tento di dare risposte puntuali comunque. Sintetizzo i punti delle vostre osservazioni, notando nel vostro approccio, se mi e’ consentito, un’impostazione un po’ accademica, scevra dal realismo indispensabile per poter operare in un settore in cui ciascuno difende strenuamente il proprio punto:– il passaggio delle auto puo’ aiutare a conseguire la sicurezza: questo e’ quanto sostenuto dal nostro corpo dei vigili, che conoscono bene la città; è in generale vero che ogni barriera può essere una difesa per chi desideri operare senza essere visto (e’ vero per i parchi, per le strade, per l’economia, …); la chiusura tra le 24 e le 8 del mattino non darebbe in ogni caso risposte efficaci ai due motivi per cui dobbiamo limitare gli accessi: le congestioni e le emissioni; per cui non vedo il problema nel tenere aperto nelle ore notturne. – non ci sia volonta’ di risolvere il problema, con l’attesa fino al 23 luglio. I tempi tecnici per fare l’ordinanza, approvarla in Giunta, informare i cittadini e soprattutto i trasportatori (non sapete forse quanti incontro sono necessari con le categorie economiche per arrivare alla operativita’) non consentono di essere operativi in meno di un mese. La volonta’ di arrivare ad un obiettivo deve comunque sempre confrontarsi con il prezzo che questo richiede. Le opposizioni sollevate da questo primo passo nella direzione di ordinare i transiti in centro storico ci mostrano come un passo troppo lungo avrebbe effetti controproducenti, per cui confermo l’adeguatezza e la tempestivita’ della misura. – la ridotta disponibilita’ di parcheggi all’interno della ZTL. Questo e’ un dato gia’ oggi. Dal momento che non si riesce a ordinare le soste, nonostante i divieti presenti e il lavoro dei vigili, si e’ portati ad usare misure “passive” con il controllo ai varchi. Rimarra’ il controllo sui parcheggi fuori dagli stalli consentiti, ma questo provvedimento aiuta la polizia municipale. – misura a favore di ristoranti. Sara’ legata alla consumazione di una cena (non asporto) e gia’ oggi funziona con gli Hotel, associando targa a scontrino da parte del ristoratore. Non sono molti i posti di parcheggio, vero, ma se questo aiuta a far accettare la misura, perche’ criticarla? Non si tratta assolutamente di mettere in vendita l’accesso (vi sarebbero altri modi piu’ efficaci e remunerativi). – parcheggi lontani alla ZTL sono decontrestualizzati. Su questo mi sento di dissentire: il parcheggio Canova dista in linea d’aria 1200 metri dal Palazzo della Ragione, la Prandina 1000 metri; i parcheggi della zona Scrovegni meno di 1000. Si tratta di costruire dei percorsi sicuri, conosciuti, economici. E ci stiamo lavorando. – non vedete una soluzione al parcheggio selvaggio, ma anzi una promiscuita’. Ritengo che la vostra valutazione sia parziale e non tenga in conto la necessaria gradualita’ di un cambio; in nessun modo si giustifichera’ chi parcheggia sui marciapiedi (metteremo molti paletti), ne’ chi usa spazi non autorizzati. Men che meno pero’ si privilegia chi se lo puo’ permettere. Con i saluti piu’ cordiali
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Padova, 18 Giugno 2018
Gentile Signor Vicesindaco, Sulla mancanza di controllo notturno della Polizia Municipale, che sembra avere bisogno del passaggio di auto private per aumentare la percezione di sicurezza, e volendo operare in un approccio costruttivo e condiviso, continuiamo a ritenere un problema l’apertura dei varchi in orario notturno, ma siamo disposti a ragionare con Lei sulla fascia oraria più congeniale a risolvere il problema del parcheggio selvaggio. Riteniamo che sia necessario anticipare alle ore 06 la chiusura dei varchi (e non alle 08) in quanto ciò consentirebbe ancora una volta, a chi non ha titolo, di poter entrare e, visti gli scarsi controlli, sostare in Ztl. Ci permettiamo di farLe osservare che il problema non consta nei tempi tecnici dell’emanazione di un’ordinanza, ma nel fatto che il periodo che intercorre da oggi al 23 luglio non debba essere considerato come periodo di vacatio legis, e che una valutazione nel periodo estivo, con la città deserta, non potrà essere efficace ai fini di rilevare l’adeguatezza della misura adottata. Non ci sembra infatti che tali categorie abbiano spazi a loro riservati, o ai loro avventori, per poter accedere e sostare in Ztl, e che il necessario traffico commerciale per il rifornimento dei negozi, e l’attività dell’artigianato di servizio, avvenga in orario mattutino. Fino a quando non saranno “costruiti” quelli che Lei chiama “percorsi sicuri, conosciuti, economici” non credo che i parcheggi da lei citati possano essere annoverati come soluzione al problema. Anzi, ci sembra che il problema dell’assenza di sicurezza sia ancora una volta da Lei stesso confermato.Riscontriamo “promiscuità” nell’operato dell’Amministrazione quando non vediamo coerenza tra le parole e i fatti. La rigidità che lei manifesta, la stessa trovata nella risposta inviataci dal Comandante della Polizia Municipale, verso chi infrange il Codice della Strada non trova riscontro alle segnalazioni effettuate con nome e cognome (e numero di cellulare) alla Centrale Operativa; o con gli agenti che spiegano che “non si può sempre reprimere”, soprattutto in presenza di un pass seppur disposto in modo da non permetterne la lettura; o di auto della Polizia Municipale che fanno la ronda tra le vie del centro ma non si fermano per sanzionare i veicoli in palese violazione delle norme del Codice della Strada; o rimozioni che sistematicamente non vengono effettuate, neanche quando restringono la carreggiata a tal punto da non consentire un passaggio agevole per le auto o per gli operatori ecologici nello svolgimento del proprio lavoro, e quindi a maggior ragione, impedirebbero il passaggio di veicoli adibiti al soccorso che hanno dimensioni maggiori. C’è davvero da chiedersi se si è consapevoli delle possibili tragiche conseguenze, a dispetto di un semplice provvedimento di chiusura 24/24h e 7/7g. Un cordiale saluto, |