Padova, 04/04/2019
Al Sindaco Sergio Giordani
OGGETTO: VINCOLO PAESAGGISTICO CINTA MURARIA DI PADOVA
A fronte della decisione dell’Amministrazione comunale di patrocinare e supportare il progetto “Parco delle Mura e delle Acque” (anche con la creazione di un’apposita delega), siamo a richiedere che il Comune di Padova si faccia parte attiva nella richiesta di tutela paesaggistica (ai sensi e per gli effetti dell’art. 46, D.Lgs. 42/2004) delle mura cinquecentesche della città, il più esteso sistema bastionato rinascimentale in Europa giunto fino a nostri giorni e il primo realizzato a difesa di una grande città di pianura.
Se tale progetto ha il pregio di costituire l’occasione per un riordino urbano complessivo della città storica con il recupero di aree degradate e la loro trasformazione paesaggistica, si rende necessaria la conferma di una tutela per l’intero contesto paesaggistico attiguo alla cinta muraria e che regoli, in un’area già di importante densità edilizia, il rapporto tra spazi liberi, costruzioni esistenti e nuove.
Infatti, ad oggi, le mura di Padova (oggetto di interesse storico e paesaggistico già dalla legge 364 del 20 giugno 1909), dal prezioso valore storico-culturale, presentano il solo vincolo diretto (Decreto Ministeriale P.I. 26 Maggio 1928 a firma del ministro Fedele) e non un vincolo che ne tuteli la visuale, la prospettiva e la luce richiesta dal monumento stesso.
In sintonia con quanto disposto dalle leggi inerenti la tutela, la sovrapposizione vincolistica (vincolo diretto e vincolo indiretto) permetterebbe che, a fronte dell’imponente impegno economico pubblico e privato (ad oggi 9 milioni di euro) necessario per la realizzazione del progetto, si giungesse ad una valutazione più attenta delle scelte urbanistiche contravvenendo a costruire sulla spinta delle necessità del momento in presenza di edifici che già oggi occupano spazi adiacenti dentro e fuori le mura (vedasi bastione Cornaro).
Nel dare seguito alla richiesta di tutela paesaggistica dell’area cinquecentesca di Padova, non si mette in discussione il vincolo esistente, ma si chiede di accertare le caratteristiche di pregio culturale o paesaggistico della porzione di territorio che insiste nell’area e se ne vuole sottolineare la bellezza d’insieme, oltre che quella individuale.