Integrazione “piazze basse” alla Soprintendenza

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Padova 24 Aprile 2019
Soprintendente
SABAP-Ve-Met
Arch. Emanuela Carpani

Con la presente, siamo ad integrare quanto già depositato con il protocollo del 9 Aprile c.m. riguardo il rispetto dei vincoli per la costruzione del “Nuovo Edificio per la Pediatria”.
L’integrazione riguarda la struttura del Baluardo Cornaro, il più grande circuito fortificato padovano costruito da Michele Sanmicheli tra il 1539 ed il 1540, composto di due “piazze basse” ad emiciclo  (come le chiamò Sanmicheli), intercomunicanti da gallerie interne dove erano posti i pezzi di cannoniera (le bocche da fuoco, invece, erano poste in barbetta nelle facce e nei fianchi del
bastione), e da cui si accede da due porte dalla strada della circonvallazione interna (Giacomo Rusconi, “Le mura di Padova”, 1921). A confermare l’importanza dell’opera, la sua unicità, e il suo pregio, è Giorgio Vasari che attribuisce al Sanmicheli due “invenzioni”, quella di “fare i bastioni a cantoni” e quella di “fare i bastioni con le tre piazze”, cioè di costruire dei bastioni che avessero sia
le piazze basse che quelle alte a cielo aperto (Lionello Puppi, Michele Sanmicheli, architetto di Verona, 1986).
Nel corso degli anni, poi, gli spazi delle piazze basse del bastione hanno avuto impieghi diversi, dagli anni della Prima guerra mondiale dove vi furono trasferite le polveriere dell’esercito italiano fino alla costruzione delle cliniche e dei loro ampliamenti, dove sono state, e sono a tutt’oggi, usate come deposito o vani tecnici. Nel tempo è stato possibile visitare solo la piazza bassa di ponente, di cui si detiene materiale fotografico che conferma l’utilizzo di cui sopra, ma non è mai stato
concesso di visitare la piazza bassa di levante (lato pneumologia), di cui però si vedono chiaramente il terrapieno della piazza bassa stessa e l’entrata della sua galleria.
Da quanto sopra indicato, quindi, si evidenzia che le piazze basse sono parte integrante del bastione stesso, e come tali devono essere considerate elemento da tutelare.
Se, infatti, secondo le misure riportate nella Conferenza dei Servizi Istruttoria per la costruzione del “Nuovo Edificio per la Pediatria” viene rispettato il vincolo diretto dalle mura, ciò non può dirsi per ilBastione Cornaro stesso e i suoi elementi costruttivi, trovandosi il nuovo edificio a 5 metri dall’entrata della galleria di levante, a 13 metri dal suo terrapieno e a 20 metri dalla sua piazza bassa.
Includendo gli elementi costruttivi del Bastione Cornaro finora esclusi nella planimetria allegata alla Conferenza dei Servizi Istruttoria del 10 aprile 2017 per la costruzione del “Nuovo Edificio per la Pediatria”, e considerando quindi il monumento del Sanmicheli nella sua interezza, risulta evidente come, integrando le nuove distanze con il futuro nuovo edificio, ne risulti la mancanza dei requisiti
previsti per legge. Per questo motivo abbiamo richiesto che il suddetto materiale, inviato all’Azienda Ospedaliera, fosse integrato nella prossima Conferenza dei Servizi.
Inoltre, valutando la possibilità della presenza di vincolo paesaggistico, facciamo seguito con una ricostruzione dell’ingombro del nuovo edificio (lunghezza 72 metri, larghezza 25 metri e altezza 31 metri), basandoci sulle misure e caratteristiche presenti nella Conferenza dei Servizi Istruttoria approvata, per valutarne l’impatto sull’esistente e sulle mura (in rosso).

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