Petizione congiunta per vincolo del baluardo Cornaro

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MERCOLEDI’ 17 LUGLIO ALLE ORE 11 PRESSO LA SALA VERDE DEL

CAFFE’ PEDROCCHI

ALCUNI ORDINI E ASSOCIAZIONI TERRANNO UNA CONFERENZA STAMPA PER ILLUSTRARE LA LETTERA INVIATA AL NUOVO SOPRINTENDENTE SU

LA TORRE DI NUOVA PEDIATRIA, ALTA 10 PIANI A POCHI METRI DALLE MURA E DAL BASTIONE CORNARO DEL SANMICHELI: UN AFFRONTO PER LA CULTURA E L’IMMAGINE DELLA CITTÀ

I sottoscritti Ordini e Associazioni, ritenendo che la nuova sede per la Pediatria a Padova debba offrire condizioni ambientali adeguate alle necessità di cura dei bambini dedicando loro quelle attenzioni garantite in tutte le moderne strutture a questo destinate, assenti nel nuovo progetto, ribadiscono le richieste e le osservazioni contenute nelle numerose petizioni già presentate dal 2017 ad oggi e ampiamente dibattute sulla stampa, invitando la Soprintendenza a verificare aspetti di tutela finora ignorati evidenziati nella lettera inviata.

Si sottolinea nuovamente l’impatto della nuova torre (lunga 72 metri e alta 31, come 10 piani di un condominio) sulle Mura e sulle gallerie sottostanti il Baluardo Cornaro (a pochi metri dalla nuova costruzione). Ciò comporta la definitiva devastazione di una parte della città storica e dell’area ospedaliera (oggi congestionata, impresentabile e già oggetto di infelici scelte urbanistiche degli anni ’50) e la perdita, per sempre, di una delle più insigni opere del Sanmicheli.

Una diversa localizzazione permetterà di non dilapidare denaro pubblico (65 milioni di euro) per un enorme edificio polifunzionale, che da un lato non tiene in considerazione le esigenze ambientali nella cura dei bambini relegati in un parallelepipedo di cemento in mezzo al traffico e senza spazi verdi, e dall’altro distrugge l’immagine di questo settore del centro storico e di una parte importante delle Parco delle Mura e delle Acque. Laddove, per lo stesso Parco (che l’Amministrazione sta valorizzando e di cui in questi giorni sono iniziati i lavori) sono oggi stanziati circa 9 mil di euro, e ne serviranno molti altri per consegnare alla città l’opera compiuta.

Tutto ciò è evidentemente contraddittorio e, oltre a prefigurare un uso discutibile di denaro pubblico, vanifica oltre trent’anni di studi e dibattiti cittadini per un Parco che, collegando gli altri parchi urbani e il sistema storico-fluviale del territorio, darà a Padova nuovo decoro, vivibilità, salubrità e rilancio turistico sostenibile.

f.to:
Ordine degli Architetti, P.P. e C. di Padova
Italia Nostra Sez. di Padova
Comitato Mura di Padova
Legambiente Padova
Ass. Amissi del Piovego
Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova
Gruppo inCivilis-Padova
AR/CO – Architettura Contemporanea; Associazione e fondata da Oddone Longo
Ass. Filosofia di Vita – Padova
CESP – Centro Studi per la scuola pubblica
Rivista “Galileo”
Associazione Nazionale “Attuare la Costituzione”
Città Amica

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Al Soprintendente SABAP-Ve-Met
Arch. Emanuela Carpani
Via Aquileia (Palazzo Folco), 7
35139 Padova (PD)
mbac-sabap-ve-met@mailcert.beniculturali.it Padova 15 luglio 2019
Oggetto: Costruzione di edificio denominato “nuova pediatria” in prossimità del bastione Cornaro delle Mura di Padova

Gent.ma Soprintendente,

Premesso che:

– il bastione Cornaro è vincolato con Decreto in data 22 dicembre 1923 dell’allora Ministero della Pubblica Istruzione in base alla Legge n. 364 del 20 giugno 1909 (allegato 1);

– è il più grande bastione fortificato padovano costruito da Michele Sanmicheli tra il 1539 ed il 1540, composto di due “piazzebasse” a emiciclo; le cannoniere erano poste su due livelli nei fianchi del bastione (v. Giacomo Rusconi, “Le mura di Padova”, 1921) (allegato 2);

– l’importanza dell’opera, la sua unicità, e il suo pregio, sono già ricordati da Giorgio Vasari che attribuisce al Sanmicheli due “invenzioni”: quella di “fare i bastioni a cantoni” e quella di “fare i bastioni con le tre piazze”, cioè di costruire dei bastioni che avessero sia le piazzebasse che quelle alte a cielo aperto (Lionello Puppi, Michele Sanmicheli, architetto di Verona, 1986) e anche: “Si pensi ad esempio al baluardo Cornaro, potente avancorpo dotato di batteria in barbetta e di due piazze basse intercomunicanti, tramite una galleria che, se necessario, sarebbe servita come contromina. Iniziato come già detto nel 1539, il nuovo baluardo sarà ultimato soltanto nel 1556, con la copertura in terra delle sue strutture”. (Giulio Bresciani Alvarez in Architettura a Padova, il Poligrafo, Padova, 1999) (allegati 3 e 3 bis);

– nel corso degli anni gli spazi del bastione hanno avuto impieghi diversi: dalla collocazione di polveriere dell’esercito italiano negli anni della Prima guerra mondiale, fino alla costruzione delle cliniche e dei loro ampliamenti e alla riduzione delle piazzebasse a parcheggi, depositi e vani tecnici;

– nel terrapieno a nord della piazzabassa occidentale è ancora visibile un tratto della volta d’entrata in galleria, riscontrabile anche all’interno dell’emiciclo (foto in allegato 4);

– le piazzebasse e relative gallerie d’accesso sono evidentemente parte costitutiva del bastione, e come tali devono essere considerate elementi da tutelare.

Si evidenzia che:

– le distanze riportate nella Conferenza dei Servizi Istruttoria per la costruzione del “nuovo edificio per la pediatria”, seppur nel rispetto del vincolo diretto dalle mura, non tutelano affatto il Baluardo Cornaro e i suoi originali elementi tipologici e costruttivi, dovendosi intendere anche le opere interne alle cortine, elemento essenziale della “macchina” creata dal Sanmicheli;

– dai progetti dell’Azienda Ospedaliera apparsi sulla stampa negli ultimi mesi, si vede inoltre che il volume dell’edificio di nuova pediatria dagli ultimi sviluppi del progetto risulta essere a circa 5 metri dall’ingresso della galleria di ponente della piazzabassa (allegato 5).

– la Conferenza dei Servizi Istruttoria del 10 aprile 2017 ha eluso uno dei capisaldi fondamentali per la salvaguardia della monumentalità decretata con il Vincolo del 1923: e cioè, se il baluardo debba o meno essere considerato parte di un insieme costruttivo unitario, mentre risulta evidente che qualsiasi edificio storico debba essere considerato nella sua unità formale e costruttiva, compresi gli eventuali interrati; a maggior ragione per le Mura Cinquecentesche di Padova, in cui le gallerie e le grandi sale interrate costituiscono certamente uno dei motivi di maggiore interesse e originalità.

Inoltre va attentamente considerato che:

– l’edificazione della nuova pediatria, alta 31 metri, a pochi metri dal bastione Cornaro, costituirà l’annientamento dell’immagine monumentale dello stesso, essendo il bastione per sua natura un elemento emergente nella struttura difensiva, tutto ciò in totale contrasto con il già citato vincolo (allegato 1) in cui si sottolinea la necessità di non “modificare l’aspetto di quelle zone o turbarne la bellezza panoramica”;

– rimane infine l’impatto paesaggistico, che pregiudica la possibilità di una credibile prosecuzione del Parco delle Mura anche in questo lungo tratto in cui le cortine sono ancora fisicamente presenti e in buona parte integre, tenendo conto che il fronte bastionato cinquecentesco non è costituito dalla sola cinta muraria ma anche, e soprattutto, dalle fosse esterne e dai terrapieni interni, dalla strada di circonvallazione esterna fino a quella interna (sulla quale dovrebbe sorgere il nuovo edificio).

Pertanto, si chiede a codesta Soprintendenza:

– di verificare se il progetto di nuova pediatria rispetti lo spirito e la lettera del vincolo sul bastione Cornaro e del suo contesto, così come esplicitato nei decreti di vincolo allegati, e in particolare “evitare che ne sia danneggiata la prospettiva e che ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro”;

– di decretare d’urgenza un vincolo paesaggistico su questa parte particolarmente a rischio delle mura, come già richiesto con precedenti istanze, essendo già in programma da tempo la ristrutturazione complessiva di questo settore della zona ospedaliera con altri edifici previsti in prossimità della torre di nuova pediatria in questione.

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