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Revisione Ztl mette a rischio percorso Padova Urbs Picta

Revisione Ztl mette a rischio percorso Padova Urbs Picta

Padova, 25 marzo 2019

Assessore Andrea Colasio

Come gruppo “inCivilis Padova” abbiamo partecipato a tutti gli incontri del percorso Padova Urbs Picta e tra le varie proposte dei tavoli delle idee si è, giustamente, manifestata l’esigenza che gli 8 siti facenti parte della candidatura Unesco, fossero resi accessibili ai turisti attraverso la creazione di un percorso pedonale (con segnaletica adeguata e sistemazione dei marciapiedi), e “veloce” con l’uso di un mezzo pubblico atto allo scopo, tipo “pollicino” (visto che l’area, per 5 di essi, è interna alla Ztl e non presenta parcheggi nelle vicinanze).

Riguardo a quest’ultimo argomento, al di fuori del percorso per la candidatura, il gruppo inCivilis sta lavorando per promuovere una migliore gestione della Ztl (estensione oraria e revisione dei pass esistenti), la sistemazione dei marciapiedi, la creazione di parcheggi limitrofi al centro (parcheggio interrato nell’area dell’ex Caserma Prandina), e per favorire la realizzazione di una grande area pedonale, (a vantaggio anche del turismo), e di facile fruibilità.

Da luglio 2018, l’orario Ztl è tutti i giorni 08.00 – 23.30 e la domenica 14.00 – 23.30. Negli anni precedenti, invece, le telecamere si spegnevano alle 20 e la domenica era di libero accesso. L’estensione oraria serale e domenicale è dipesa dalle nostre segnalazioni di numerosissime auto in sosta irregolare che tutte le sere, e soprattutto nel fine settimana, occupavano i marciapiedi e le vie del centro storico, rendendo labile un intervento degli agenti della polizia municipale (che, per tutta la città, sono meno di una decina in servizio e con un solo carro attrezzi disponibile).

L’amministrazione comunale ha però annunciato che a partire dal prossimo novembre la gestione della Ztl cambierà nuovamente, pedonalizzando le piazze 0-24 e riportando nella zona limitrofa i vecchi orari, cioè il libero accesso la sera e il fine settimana. Questo significa che si tornerà ad una situazione di parcheggio selvaggio nell’area (come se non bastassero più di 60 mila pass concessi), perché chiunque potrà accedervi e, visto lo scarso controllo, parcheggiare indisturbato in divieto.

Guardando affiancate le due cartine (nuova Ztl e siti UNESCO), ci si rende conto che molti dei luoghi candidati si trovano nella zona 8-20. Questo significa che, la sera dopo le ore 20, tutto il sabato e tutta la domenica, questi ultimi giorni di maggior afflusso turistico, quell’area sarà zona di libero passaggio delle automobili, e purtroppo in alcuni casi anche di parcheggio. Questa cambiamento proposto, a nostro parere, risulta in totale contraddizione con la creazione di un percorso turistico privilegiato e tutelato.

A supporto di quanto detto, portiamo un esempio concreto, documentato con foto e video inviati anche all’Amministrazione: la zona del Duomo e le vie limitrofe con telecamere spente contava mediamente più di 40 auto parcheggiate in divieto di sosta, con telecamere attive le auto in divieto sono mediamente 15 (tutte peraltro con regolare pass di accesso e diritto di posto riservato).

Inoltre spesso il sagrato del Duomo è utilizzato come area di sosta per eventi religiosi o organizzati dalla curia (che vanta circa 5 mila pass riservati) e che mal si concilia con l’ingresso al Battistero.
Se ciò non bastasse proprio limitrofa al Battistero è presente una scuola che gratuitamente fornisce i pass alla Ztl ai genitori degli alunni (stiamo parlando di 500 pass l’anno), che sostano la mattina per portare il figlio a scuola e, in attesa dello stesso, occupando ogni spazio esistente alle ore 13.00 e alle 16.00 (la scuola ha due sedi vicine).

Pedonalizzare via Vandelli (piazza del Duomo e del Battistero), ma lasciare libero transito serale e soprattutto nel fine settimana in via Vescovado, via dietro Duomo, via dell’Accademia (davanti all’ingresso per la Cappella della Reggia Carrarese), porterà nelle stesse vie al passaggio continuo di automobili in cerca di parcheggio, ovviamente irregolare (all’interno della Ztl non ci sono posti blu o bianchi, e i posti riservati sono già in minor numero rispetto ai pass rilasciati).
Dobbiamo sperare che i valutatori non vengano di domenica mattina vedendo marciapiedi e strisce pedonali occupate da chi è a fare colazione? O che non passino proprio all’ora di fine scuola? O la sera quando si parcheggia di fronte ai cancelli dell’Accademia per andare a fare l’aperitivo in Piazza Capitaniato?

Ci chiediamo quale peso gli ispettori UNESCO attribuiranno ai marciapiedi dissestati (trachite dissestata sotto il peso delle auto o mai ripristinata a seguito di lavori stradali), alle automobili parcheggiate sui marciapiedi o sotto i portici o sulle strisce pedonali e, quale peso avrà la riduzione dell’orario della Ztl (che però loro scopriranno sulla carta), previsto solo due mesi dopo la loro visita.

Il gruppo inCivilis Padova non vuole essere un ostacolo alla candidatura, ma anzi segnalare anticipatamente i possibili limiti e ciò che potrebbe comprometterla. Pertanto, alla luce di quanto scritto, invitiamo il Comitato per la candidatura ad una valutazione oggettiva delle problematiche descritte, a passeggiare per le vie (quelle oggetto di modifica 8-20 segnate in blu sulla cartina), la domenica mattina quando le telecamere sono spente e c’è libero transito e poi a ripassarci il pomeriggio o un sabato sera con le telecamere attive, per valutare in autonomia che mantenere l’estensione oraria Ztl è necessario per il bene della città.

Analisi finanziaria progetto 3P

Analisi finanziaria progetto 3P

                                                                                                                                                                                             Padova 18 Marzo 2019

Sindaco Sergio Giordani

Vice Sindaco Arturo Lorenzoni

Assessore Andrea Micalizzi

In seguito al protocollo il 7 gennaio c.a. del nostro progetto sull’area dell’ex Caserma Prandina, “3P – Parco Parcheggio Prandina”: parcheggio interrato, rettifica ed interramento di via Orsini, grande parco con valorizzazione delle mura, ristrutturazione degli stabili da adibire al terzo settore, con la presente siamo a proporre al Comune di farsi soggetto attuatore dell’opera.

Tale proposta deriva da un’analisi dei ricavi e dei costi (Allegato 1) nella quale si presuppone un costo totale di 35 milioni di euro e, nello specifico, per quanto riguarda il parcheggio, della creazione di circa 1200 posti auto, con un primo piano dedicato a parcheggio di destinazione e un secondo piano con posteggi dedicati all’affitto di medio-lungo periodo. .
Considerando l’eliminazione di posti auto da Corso Milano, Riviera San Benedetto e vie limitrofe, e la trasformazione di piazzale Boschetti in parco “Tito Livio”, la necessità di recuperare stalli di sosta è evidente.

A fronte di tale ipotesi, siamo a chiedere se il Comune possa prendere in considerazione, una volta rinnovata la concessione, di affidare ad Aps Holding S.p.A. (sua partecipata al 100%) la gestione del bando con gara europea, per poter decidere autonomamente le caratteristiche del progetto stesso e beneficiare dei ricavi. .
Stante i costi, da un lato Aps realizzerebbe un utile annuo di circa 600.000 euro, dall’altro il Comune incasserebbe 600.000 euro per la concessione degli stalli che, nell’arco di vent’anni, ripagherebbero più del valore dell’intera area oggetto di permuta con un’entrata di 12.000.000.

Richiesta doveri bonifica bellica Prandina

Richiesta doveri bonifica bellica Prandina

                                                                                                                                              Padova 15 Marzo 2019

 

Sindaco Sergio Giordani

Dott. Dario Di Girolamo – Agenzia del Demanio

Con la presente, in base al D.lgs 25 maggio 2016, n. 97, siamo a richiedere informazioni riguardanti la bonifica dell’area dell’ex Caserma Prandina oggetto di permuta come da Protocollo d’Intesa sottoscritto il 20 Giugno 2018.

In concreto desideriamo sapere se in tale Protocollo, o altrove, è specificata la necessità di un intervento di bonifica da ordigni esplosivi residuati bellici e/o bonifica da elementi inquinanti di vario genere, eventualmente presenti nell’area.

Se tali bonifiche non risultassero ancora effettuate (comprovate da documentazione), chiediamo quali responsabilità civili e penali siano in capo ai distinti soggetti firmatari di detto protocollo, e a quale soggetto compete l’esecuzione di tali bonifiche e il relativo onore economico.

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